Decreto Ristori: cosa prevede la nuova legge
Il nuovo Decreto Ristori comprende la disciplina dei precedenti Decreti 137-149-154-157/2020. Tra le novità:
a) l’equo compenso per i professionisti incaricati di prestazioni finalizzate all’accesso dei benefici fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici;
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b) l’esonero dal pagamento del canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitari per gli esercizi di ristorazione ovvero di somministrazione di pasti e di bevande;e del canone di concessione per l’occupazione delle aree e degli spazi demaniali o del patrimonio indisponibile, destinati a mercati realizzati anche in strutture attrezzate;
c) l’ampliamento di un anno del termine per chi può accedere a cd. fondo Gasparrini, che ha previsto per i titolari di un mutuo fino a 250.000 €, contratto per l’acquisto della prima casa, il beneficio della sospensione per 18 mesi del pagamento delle rate in caso di situazioni di temporanea difficoltà;
d) bonus, contributi e indennità Covid-19 non concorrono alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF e del valore della produzione ai fini IRAP;
e) nel 2021, per i contratti di apprendistato di primo livello, è riconosciuto ai datori di lavoro con meno di 9 dipendenti uno sgravio contributivo del 100% nei primi 3 anni; nei Comuni ad alta tensione abitativa, lo Stato restituirà al locatore dell’abitazione (non in regime di cedolare secca) la metà dello sconto applicato all’inquilino, nella misura massima di 1.200 € su 12 mesi.