Riduzione del Numero di Aste Pubblicate
Nel primo trimestre del 2024, il mercato delle aste immobiliari in Italia ha registrato una significativa contrazione. Secondo l’Osservatorio il numero totale di aste giudiziarie pubblicate è sceso a 37.000, con una diminuzione del 17,8% rispetto alle circa 45.000 pubblicate nello stesso periodo del 2023. Questo calo corrisponde anche a una riduzione del valore complessivo delle offerte minime di partenza, che è passato da 7,5 miliardi di euro nel primo trimestre del 2023 a circa 6,3 miliardi di euro nel 2024 (-16%).
Distribuzione delle Nuove Aste per Tipologia
Nel periodo analizzato, i nuovi avvisi d’asta sono stati così suddivisi:
- Immobili Residenziali: Costituiscono il 53% del totale, con 19.442 aste pubblicate.
- Immobili Commerciali: Rappresentano il 19%, con 7.074 aste.
- Immobili Industriali: Ammontano al 3,4%, con 1.275 aste.
- Altre Categorie: Comprendono il 25% del totale, con 9.174 aste.
- Impianti Sportivi: Poco rilevanti, con solo lo 0,09% del totale, pari a 33 aste.
Andamento del Prezzo Medio di Partenza
Analizzando i prezzi di partenza medi nazionali per le aste del primo trimestre 2024, si evidenzia un aumento rispetto allo stesso periodo del 2023. Il prezzo medio di base d’asta è cresciuto a circa 171.700 euro, segnando un incremento del 3,5% rispetto ai 165.900 euro dell’anno precedente.
- Immobili Residenziali: La base d’asta media è salita a 136.700 euro, con un significativo incremento del 9,3%.
- Immobili Industriali: Il valore medio è diminuito da 630.945 euro nel primo trimestre 2023 a 613.570 euro nel 2024, registrando un calo del 2,7%.
- Immobili Commerciali: Il prezzo medio di partenza è leggermente diminuito, passando da 172.000 euro a 171.400 euro (-0,3%).
- Impianti Sportivi: La base d’asta media è più che raddoppiata, salendo a 992.560 euro (+132,9% rispetto ai 425.700 euro del primo trimestre 2023).
Distribuzione Geografica delle Aste
A livello territoriale, il Centro Italia ha la maggiore concentrazione di nuove aste (29,23%), seguito dal Nord-Ovest (19,35%), Sud Italia (24,08%), Isole (16,13%) e Nord-Est (11,21%).
- Lombardia: La regione con il maggior numero di aste, rappresentando il 12% del totale, ma con un calo del 23,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
- Lazio e Sicilia: Entrambe le regioni detengono poco più dell’11% delle nuove aste, con diminuzioni rispettivamente del 4,7% e del 23%.
- Valle d’Aosta: La regione con il minor numero di nuove aste, con una riduzione del 40%.
Tra le grandi città, Roma si conferma la prima per numero di aste censite (1.218), seguita da Palermo (270) e Genova (236). Roma ha registrato un lieve calo rispetto alle 1.280 aste del primo trimestre del 2023.
Crescita delle Aste Telematiche
Il primo trimestre del 2024 ha visto un aumento significativo delle aste gestite in modalità asincrona telematica, che sono passate dal 32% nel primo trimestre del 2023 al 38% nel 2024. Al contrario, le vendite presso il venditore e quelle sincrone miste hanno subito una riduzione rispettivamente del 4% e del 2%. Le vendite sincrone telematiche sono rimaste stabili rispetto al numero.
La diminuzione complessiva del numero di aste e il calo dei valori di offerta minima indicano una fase di contrazione del mercato delle aste immobiliari in Italia. Tuttavia, l’aumento delle aste telematiche e la diversificazione della tipologia di immobili offerti indicano un adattamento del settore a nuove modalità operative e alle mutate condizioni economiche. È essenziale per gli investitori monitorare attentamente queste dinamiche per cogliere le opportunità emergenti e adattarsi ai cambiamenti in corso nel mercato delle aste.
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