Accertamenti fiscali: la regola generale
Come detto in precedenza, gli avvisi di accertamento possono essere notificati entro 4 anni dal momento in cui la dichiarazione doveva essere presentata o entro 5 anni nel caso di omessa dichiarazione. Secondo tale regola generale, il fisco nel 2021 dovrebbe occuparsi dei redditi dichiarati (o non dichiarati) dai contribuenti nel 2015.
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Deroga delle attività di controllo del 2020 dell’Agenzia delle Entrate
È stata prevista una deroga ai controlli attinenti i redditi del 2015.
Nello specifico per quanto riguarda i tributi gestiti dall’Agenzia delle Entrate sono previste 2 tipologie di deroghe:
- Deroga fino al 30 aprile 2021, se c’è stato un invito a comparire da parte dell’agenzia delle entrate, mediante contradditorio, entro la fine del 2020. La deroga deriva dalla sospensione delle scadenze fiscali concessa nel periodo che va dall’8 marzo al 31 maggio 2020. Ciò è possibile in virtù dell’articolo 5 del decreto legislativo n.218 del 1997, secondo il quale il Fisco può beneficiare di una proroga di ben 120 giorni del termine di decadenza ordinario, in tutti i casi in cui tra la data di comparizione indicata dall’Ufficio nell’invito e la scadenza di fine anno intercorrono meno di 90 giorni.
- Deroga fino al 31 dicembre 2021, per tutti gli atti non preceduti da un contradditorio preventivo.
Tributi Locali
Per quanto riguarda i tributi di competenza degli enti locali, come ad esempio IMU o bollo auto, la proroga è di 85 giorni. Quindi tutti gli accertamenti in scadenza a fine 2020 potranno essere notificati fino al 26 marzo 2021.