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BONUS FACCIATE: Cos’è?

L’agevolazione fiscale consiste in una detrazione d’imposta del 90% per interventi mirati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, compresi gli immobili strumentali.

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BONUS FACCIATE: Come funziona?

Il bonus consiste nelle detrazione dell’imposta lorda (IRPEF o IRES) e nel rimborso del 90% sulle spese sostenute per la ristrutturazione ed il recupero di facciate esterne di edifici:

Zona A: 
“include le parti del territorio interessate da agglomerati urbani che rivestono carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale o da porzioni di essi, comprese le aree circostanti che possono considerarsi parte integrante, per tali caratteristiche, degli agglomerati stessi”.
Zona B:
“include le altre parti del territorio edificate, anche solo in parte, considerando tali le zone in cui la superficie coperta degli edifici esistenti non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona e nelle quali la densità territoriale è superiore a 1,5 mc/mq”.

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BONUS FACCIATE: Chi sono i beneficiari?

La detrazione non spetta a chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva.

BONUS FACCIATE: Tipologia lavori detraibili

I lavori eseguibili con il bonus facciate sono quelli che riguardano la manutenzione ordinaria come:

Rientrano anche i lavori riconducibili al decoro urbano come quelli riferiti:

Quali sono i lavori esclusi dalla detrazione?

Il bonus non spetta, invece, per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.

Non si potrà richiedere il bonus per interventi:

Il bonus facciate non comprende i:

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BONUS FACCIATE: Come usufruire della detrazione?

La detrazione è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021, effettuate tramite bonifico bancario o postale.

Va ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo.
Non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione.

I soggetti che sostengono spese per gli interventi di recupero o restauro della facciata degli edifici possono optare, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, alternativamente:

  1. per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante, con possibilità di successiva cessione del credito ad altri soggetti, inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  2. per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.

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BONUS FACCIATE: In presenza di abusi edilizi?

Nel caso del bonus facciate, le agevolazioni possono essere richieste anche per quelli edifici che presentano piccoli abusi edilizi sempre che questi ultimi non superino il 2% della superfice totale dell’edificio.

Per tutti gli edifici che superano questa percentuale, ma per i quali si vuole richiedere il bonus facciate, sarà necessario effettuare una sanatoria.

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