Estratto conto INPS: cos’è?
L’estratto conto è un documento rilasciato da ogni ente previdenziale, che raccoglie tutti i contributi versati, autonomamente o dai propri datori di lavoro.
Estratto conto INPS: verifica propria posizione contributiva
Per evitare spiacevoli imprevisti bisogna avere un quadro preciso della propria posizione contributivo/previdenziale, al fine di conoscere quella che sarà la – futura – pensione.
Per tale motivo il sito INPS dà la possibilità di accedere al proprio estratto contro contributivo/previdenziale, ossia all’elenco dei contributi che risultano registrati a favore del lavoratore sin dal momento dell’apertura della propria posizione assicurativa.
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Estratto conto INPS: Cosa contiene?
L’Estratto conto Inps contiene, in base al fondo di iscrizione, tutti i contributi previdenziali accreditati al lavoratore nelle varie gestioni di previdenza, insieme ad altri dati rilevanti, quali reddito o retribuzione, periodo di riferimento, periodo contribuito.
Il documento, in particolare, riporta i dati anagrafici del lavoratore e, riassunti in una tabella, i dati relativi ai versamenti previdenziali distinti per:
- periodo di riferimento;
- tipologia di contributi (da lavoro dipendente, artigiano, commerciate, servizio militare etc.);
- contributi utili espressi in giorni, settimane o mesi;
- retribuzione o reddito;
- riferimenti del datore di lavoro;
- eventuali note riportate alla fine dell’estratto.
I contributi che risultano nell’estratto conto possono:
- essere obbligatori o volontari;
- risultare dal riscatto di un determinato periodo, quale ad esempio gli anni di laurea;
- risultare accreditati dall’ente figurativamente;
- essere stati ricongiunti da un’altra gestione.
Il lavoratore per poter ricevere la pensione richiesta (anticipata, di anzianità, di vecchiaia) deve raggiungere un’età minima e deve avere alle spalle un minimo di anni di contributi.
Per alcune tipologie, come la pensione anticipata ordinaria e la pensione di anzianità, è richiesto il solo requisito contributivo, a prescindere dall’età.
Estratto conto INPS: chi può fare richiesta?
Il servizio è dedicato a tutti gli iscritti INPS ossia i lavoratori:
- dipendenti, compresi quelli delle pubbliche amministrazioni;
- autonomi e iscritti alla Gestione Separata.
Il lavoratore che ha la cd. contribuzione mista, quella versata non solo all’INPS, ma anche ad altri enti previdenziali, ha a disposizione uno strumento, il cd. Estratto Conto Integrato, consultabile online.
Il portale di riferimento è quello dell’ente di ultima iscrizione.
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Estratto conto ordinario ed estratto conto certificativo
L’estratto conto contributivo, anche se fondamentale per comprendere la propria posizione contributiva maturata, non ha valore certificativo.
Il lavoratore vicino alla pensione, se vuole ottenere un documento con valore legale, deve chiedere l’estratto conto certificativo, o Ecocert: si tratta di un documento, rilasciato dalle sedi Inps su richiesta dell’interessato, nel quale la posizione previdenziale dell’assicurato è esposta analiticamente, e che ha valore legale.
Secondo l’INPS soltanto l’Ecocert ha lo stesso valore di una certificazione, mentre l’estratto conto generico:
- può contenere degli errori;
- ha valore meramente ricognitivo e non certificativo;
- non determina il sorgere del diritto al risarcimento del danno pensionistico, eventualmente causato dall’aver reputato veritiera la situazione esposta nel documento.
Secondo gli Ermellini, invece, per riconoscere all’estratto conto contributivo un valore certificativo, è sufficiente che sia comprensibile dal cittadino munito del livello di istruzione obbligatoria.
Non sempre, peraltro, è possibile accede all’estratto conto certificativo.
Estratto conto: versamento dei contributi
Ogni lavoratore dipendente nella propria busta paga trova una trattenuta previdenziale, ossia la percentuale di contribuzione – di solito pari al 9,19% della retribuzione mensile lorda – a carico del lavoratore.
Il datore di lavoro, inoltre, corrisponde all’INPS un’altra contribuzione pari al 23,81% della retribuzione del lavoratore.
L’INPS pagherà la somma di queste due voci a mezzo di uno specifico F24 entro il 16 del mese successivo alla maturazione del dovere contributivo.